cosa mi dite riguardo a questa moto?
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cosa mi dite riguardo a questa moto?
http://www.brammo.com/empulse/ siamo così sicuri che non possono darci piacere di guida?
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Re: cosa mi dite riguardo a questa moto?
belle stradine...anche io voglio strade chiuse sole per me per andare a bombazza ...
faber est suae quisque fortunae
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Re: cosa mi dite riguardo a questa moto?
ahahahahahha
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Re: cosa mi dite riguardo a questa moto?
ma la prolunga di 300km per la ricarica della batteria fa parte della dotazione di serie
Re: cosa mi dite riguardo a questa moto?
Mah!
io sono un po scettico sulla reale funzionalità dei veicoli elettrici.
mi sta bene tutto, ma il fatto che per fare una ricarica ci vogliano delle ore per me non può funzionare.
non sempre si hanno molteplici ore per stare fermi ad aspettare, secondo me stanno spendendo soldi e tempo prezioso pre una tecnologia che di "futuribile" non ha una sega.
eppure esistono altre strade da percorre, solo che non capisco perchè si ostinano a voler seguire i mezzi a batterie.
forse il perchè è dato dalle centrali elettriche che per produrre corrente utilizzano comunque petrolio?
con buona pace dei petrolieri Arabi e non??
non lo so, so solo che invece delle batterie potrebbero usare le celle a combustiblie, almeno quelle sono eterne come erogazione di corrente.
basta mettere Idrogeno nella cella ed esse genererà corrente a rotta di collo.
questa è la moto ENV ...
piccolo appunto.
il blocco produttivo
(il valigione) una volta scollegato dalla moto può essere collegato alla rete elettrica casalinga e può immettere corrente nella stessa, producendo energia a costo zero, (il costo dell'idrogeno ovviamente va calcolato)
ecco questa per me è la giusta strada da seguire per una mobilità funzionale e rispettosa dell'ambiente, non quelle minchiate dei veicoli a batteria, che pesano come un carro armato ed hanno l'autonomia delle macchinine a carica.
io sono un po scettico sulla reale funzionalità dei veicoli elettrici.
mi sta bene tutto, ma il fatto che per fare una ricarica ci vogliano delle ore per me non può funzionare.
non sempre si hanno molteplici ore per stare fermi ad aspettare, secondo me stanno spendendo soldi e tempo prezioso pre una tecnologia che di "futuribile" non ha una sega.
eppure esistono altre strade da percorre, solo che non capisco perchè si ostinano a voler seguire i mezzi a batterie.
forse il perchè è dato dalle centrali elettriche che per produrre corrente utilizzano comunque petrolio?
con buona pace dei petrolieri Arabi e non??
non lo so, so solo che invece delle batterie potrebbero usare le celle a combustiblie, almeno quelle sono eterne come erogazione di corrente.
basta mettere Idrogeno nella cella ed esse genererà corrente a rotta di collo.
questa è la moto ENV ...
piccolo appunto.
il blocco produttivo
(il valigione) una volta scollegato dalla moto può essere collegato alla rete elettrica casalinga e può immettere corrente nella stessa, producendo energia a costo zero, (il costo dell'idrogeno ovviamente va calcolato)
ecco questa per me è la giusta strada da seguire per una mobilità funzionale e rispettosa dell'ambiente, non quelle minchiate dei veicoli a batteria, che pesano come un carro armato ed hanno l'autonomia delle macchinine a carica.
Re: cosa mi dite riguardo a questa moto?
Vi immaginate non avere più le nostre tute, giubbetti, ecc.... che profumano dei gas di scarico delle nostre amate moto?
Comunque per quanto riguarda la pruduzione di batteria ad alta efficienza e basso costo, il problema risiede nel fatto che non si vuole investire nella ricerca e produzione, perchè i poteri forti (lobby del petrolio) che controllano le fonti energetiche (quindi l'economia mondiale) hanno tutto l'interesse di continuare a vendere petrolio, gas e nucleare. Perchè le soluzioni ci sarebbero, come dimostrato da una ricerca condotta da un'università inglese la quale ha dimostrato che con i biorifiuti è possibile creare batterie a basso costo di realizzazione e alta efficienza.
All'interno della singolare batteria realizzata in prototipo dagli scienziati viene posta una colonia di batteri E.coli che producono enzimi capaci di scomporre i carboidrati e rilasciare atomi di idrogeno. Con l'aiuto di alcuni componenti chimici che causano riduzioni e reazioni di ossidazione, l'apparato è in grado di catturare gli elettroni dagli atomi di idrogeno e fornirli in modo stabile all'anodo della batteria, creando così un voltaggio utilizzabile. MFC, come viene chiamata la nuova fuel cell, sarebbe in grado di produrre fino a otto volte l'energia di altre batterie fin qui sviluppate e basate su principi analoghi. Il tutto ad un prezzo "ridicolo": la commercializzazione di MFC potrebbe secondo i ricercatori portare la batteria sul mercato a 10 sterline al pezzo.
Certo poi vanno valutati tutti i pro e contro tipo lo smaltimento e quant'altro. Però è sicuramente un buon punto di partenza per sviluppare quindi creare una teconologia più efficiente e migliore. D'altronde da quando Bersanti e Matteucci depositarono il primo brevetto di un motore a combustione interna dove mancava la fase di compresione, ne sono passati di motori.
Comunque per quanto riguarda la pruduzione di batteria ad alta efficienza e basso costo, il problema risiede nel fatto che non si vuole investire nella ricerca e produzione, perchè i poteri forti (lobby del petrolio) che controllano le fonti energetiche (quindi l'economia mondiale) hanno tutto l'interesse di continuare a vendere petrolio, gas e nucleare. Perchè le soluzioni ci sarebbero, come dimostrato da una ricerca condotta da un'università inglese la quale ha dimostrato che con i biorifiuti è possibile creare batterie a basso costo di realizzazione e alta efficienza.
All'interno della singolare batteria realizzata in prototipo dagli scienziati viene posta una colonia di batteri E.coli che producono enzimi capaci di scomporre i carboidrati e rilasciare atomi di idrogeno. Con l'aiuto di alcuni componenti chimici che causano riduzioni e reazioni di ossidazione, l'apparato è in grado di catturare gli elettroni dagli atomi di idrogeno e fornirli in modo stabile all'anodo della batteria, creando così un voltaggio utilizzabile. MFC, come viene chiamata la nuova fuel cell, sarebbe in grado di produrre fino a otto volte l'energia di altre batterie fin qui sviluppate e basate su principi analoghi. Il tutto ad un prezzo "ridicolo": la commercializzazione di MFC potrebbe secondo i ricercatori portare la batteria sul mercato a 10 sterline al pezzo.
Certo poi vanno valutati tutti i pro e contro tipo lo smaltimento e quant'altro. Però è sicuramente un buon punto di partenza per sviluppare quindi creare una teconologia più efficiente e migliore. D'altronde da quando Bersanti e Matteucci depositarono il primo brevetto di un motore a combustione interna dove mancava la fase di compresione, ne sono passati di motori.
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Re: cosa mi dite riguardo a questa moto?
Avevo letto della Empulse (penso anche che ci sia un altro thread in proposito) e devo dire che è ammirevole che ci sia una società che da diversi anni lavora a questi progetti ed in qualche modo riesce ad andare avanti.
Secondo me dimostra che spazio ce ne è e che le grandi case non ci investono solo perché sono pigre.
Il petrolio, essendo un liquido, ha l'innegabile vantaggio di permettere sia una "ricarica" istantanea e semplice sia la facilità del trasporto.
Però in vantaggi finiscono qui poiché l'efficienza del motore è inferiore al quello elettrico e gli impatti ambientali sono infiniti.
Tra le alternative venute fuori fin ora l'idrogeno sembra passato in secondo piano perché lo stoccaggio ma soprattutto la produzione (non esiste Idrogeno liquido in natura) sono troppo costosi per un uso familiare.
Serve una grande fonte di energia per scinderlo dall'acqua o per "produrlo" con altri sistemi.
C'era chi proponeva dei compressori ad aria ma non hanno mai convinto nessuno.
I carburanti "ecologici" sembrano invece iniziare a dare qualche speranza.
Il nucleare ha subito una dura botta con l'incidente in Giappone e se non fosse per la Cina che vuole investirci (in Italia mi auguro davvero che sia morto e sepolto) potremmo finalmente metterci una pietra sopra.
Il progetto Iter, reattore a fusione nucleare, a parte consumare milioni di euro non sembra portare a grandi risultati (a meno di recenti sviluppi che non ho seguito) mentre le LERN (Low Energy Nuclear Reactions, reazioni nucleari a bassa energia ovvero la famosa "fusione fredda tanto bistrattata anni fa) stanno suscitando gli interessi di molte persone ed ultimamente si convocano conferenze in materia.
Stranamente l'Italia è all'avanguardia nel settore.
Le centrali elettriche a fonti rinnovabili hanno già conquistato il 25% delle produzioni e stanno diventando il business del momento.
Date queste premesse (che a quel che ne so sono abbastanza veritiere) personalmente credo sia sicuro che tra non molto avremo una propulsione che soppianterà quella a petrolio, non fosse altro perché questo sta finendo.
Le compagnie aeree già sperimentano carburanti alternativi (e io non credo che sia solo per le tasse aggiuntive poste dalla UE) ed in circolo si vendono ormai convincenti macchine a propulsione ibrida.
Relativamente alle batterie, oltre a quello citato da Moregas, ci sono diversi studi su batterie alternative ed ultimamente il mercato si sta ravvivando (almeno per quello che seguo).
Ormai dipendiamo visceralmente dalla corrente elettrica per animare i nostro 3000 gadget tecnologici e la corsa verso batterie più leggere e più durature è diventata fondamentale.
I venditori di petrolio hanno già capito che la pacchia è finita, altrimenti perché a Dubai stanno costruendo delle cretinate assurde pur di attirare turisti?
Secondo me dimostra che spazio ce ne è e che le grandi case non ci investono solo perché sono pigre.
Il petrolio, essendo un liquido, ha l'innegabile vantaggio di permettere sia una "ricarica" istantanea e semplice sia la facilità del trasporto.
Però in vantaggi finiscono qui poiché l'efficienza del motore è inferiore al quello elettrico e gli impatti ambientali sono infiniti.
Tra le alternative venute fuori fin ora l'idrogeno sembra passato in secondo piano perché lo stoccaggio ma soprattutto la produzione (non esiste Idrogeno liquido in natura) sono troppo costosi per un uso familiare.
Serve una grande fonte di energia per scinderlo dall'acqua o per "produrlo" con altri sistemi.
C'era chi proponeva dei compressori ad aria ma non hanno mai convinto nessuno.
I carburanti "ecologici" sembrano invece iniziare a dare qualche speranza.
Il nucleare ha subito una dura botta con l'incidente in Giappone e se non fosse per la Cina che vuole investirci (in Italia mi auguro davvero che sia morto e sepolto) potremmo finalmente metterci una pietra sopra.
Il progetto Iter, reattore a fusione nucleare, a parte consumare milioni di euro non sembra portare a grandi risultati (a meno di recenti sviluppi che non ho seguito) mentre le LERN (Low Energy Nuclear Reactions, reazioni nucleari a bassa energia ovvero la famosa "fusione fredda tanto bistrattata anni fa) stanno suscitando gli interessi di molte persone ed ultimamente si convocano conferenze in materia.
Stranamente l'Italia è all'avanguardia nel settore.
Le centrali elettriche a fonti rinnovabili hanno già conquistato il 25% delle produzioni e stanno diventando il business del momento.
Date queste premesse (che a quel che ne so sono abbastanza veritiere) personalmente credo sia sicuro che tra non molto avremo una propulsione che soppianterà quella a petrolio, non fosse altro perché questo sta finendo.
Le compagnie aeree già sperimentano carburanti alternativi (e io non credo che sia solo per le tasse aggiuntive poste dalla UE) ed in circolo si vendono ormai convincenti macchine a propulsione ibrida.
Relativamente alle batterie, oltre a quello citato da Moregas, ci sono diversi studi su batterie alternative ed ultimamente il mercato si sta ravvivando (almeno per quello che seguo).
Ormai dipendiamo visceralmente dalla corrente elettrica per animare i nostro 3000 gadget tecnologici e la corsa verso batterie più leggere e più durature è diventata fondamentale.
I venditori di petrolio hanno già capito che la pacchia è finita, altrimenti perché a Dubai stanno costruendo delle cretinate assurde pur di attirare turisti?
Ciao da Zeta
Lascia la strada migliore di come l'hai trovata
Destro... se non ci fosse bisognerebbe inventarlo
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- Terrier
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- Messaggi: 1980
- Iscritto il: sabato 2 maggio 2009, 21:48
- Moto attuale: V7 Rosso Astore
- Moto precedente: DD750 ++++++
- Località: Campomorone (GE)
Re: cosa mi dite riguardo a questa moto?
Ci sono anche le Zero: a me nel loro genere sembrano indovinate... rispetto alla Brammo Empulse l'impressione è di un mezzo più turistico, ma c'è anche parecchia diversificazione fra i modelli disponibili, e si va dalla stradale alla motocross.
http://www.zeromotorcycles.com/
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L'ira toglie all'uomo l'ultima maschera, quella che neppure egli talora immagina di avere. (Enrico "Terrier")
Re: cosa mi dite riguardo a questa moto?
Meglio delle Zero ci sono le "eCRP", le ho viste a Roma Motodays e mi son fatto una bella chiacchierata con il progettista, minchia la versione stradale rompe le gambe ai 600 odierni.
questa è la versione trofeo, poi c'è la versione stradale, è identica ma senza adesivi.
http://www.ecrp.eu/
questa è la versione trofeo, poi c'è la versione stradale, è identica ma senza adesivi.
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