Re: TUAREG EXPERIENCE - In Sardegna con NBAntonio
Inviato: sabato 13 novembre 2021, 23:07
Il programma della seconda giornata prevedeva un giro tra Sant’Antioco e Arbus, per circa 150 chilometri.
Dopo la prima colazione hanno fatto il periplo dell’isola sul lungomare in direzione Calasetta, percorrendo in senso antiorario tutta la costa ovest, con sterrati e scogliere a picco sul mare, fermandosi a fare foto dall’alto a Cala Lunga, e poi continuando verso il cosiddetto “ex semaforo”, monumento storico situato nel punto più alto dell’isola, da cui ammirare uno spettacolo unico.
Risalita la costa fino al delizioso borgo di pescatori di Portoscuso, si fermano per pranzo.
Poi, con un bel tratto raggiungono il paese di Nebida, Masua e lo scoglio naturale di Pan di Zucchero, per paesaggi fantastici e strade sterrate.
Si sale verso Monte Rosmarino sino a Buggerru con il suo incantevole porticciolo; da qui un po’ di belle curve in asfalto e di nuovo in sterrato per le famosissime e uniche dune di Piscinas una meravigliosa oasi lontana da tutto: imponenti e sinuose dune di sabbia fine, calda e dorata, alte fino a 60 metri che si estendono dall’entroterra per vari chilometri sino a tuffarsi nel mare azzurro.
Fra il mare e l’antica zona mineraria, un autentico Far West ricchissimo di percorsi off-road dove saggiare le qualità fuoristradistiche della Tuareg!
Per concludere la cena con menù degustazione cucina sarda e, a seguire, briefing sul programma del giorno successivo.
Il problema è che, dopo un po', succede l'imprevisto:
a uno dei partecipanti, la moto si intraversa mentre attraversa una grossa pozzanghera.
Mette giù la gamba per raddrizzarla, ma non riesce più a tirarla via, trattenuta "a ventosa" dal fango presente sul fondo.
Il risultato è tibia e perone fratturati. A quel punto hanno dovuto prima organizzare i soccorsi, e poi proseguire su asfalto fino alla meta.
Con l'ulteriore problema di recuperare la Tuareg "scossa" (cioè senza più "fantino": i Senesi avranno capito al volo cosa ho scritto ).
Se non altro, un po' di divertimento c'è stato. E la Tuareg non si è data per vinta nemmeno in quello che sembra un guado, mentre in realtà è una stradella invasa dall'acqua! Nemmeno con l'acqua al faro, ha mollato, la bestia Vi dirò (diremo: è il prode NBAntonio, che mi racconta...) come proseguirà la "Experience", sperando non ci siano altre sorprese.
Dopo la prima colazione hanno fatto il periplo dell’isola sul lungomare in direzione Calasetta, percorrendo in senso antiorario tutta la costa ovest, con sterrati e scogliere a picco sul mare, fermandosi a fare foto dall’alto a Cala Lunga, e poi continuando verso il cosiddetto “ex semaforo”, monumento storico situato nel punto più alto dell’isola, da cui ammirare uno spettacolo unico.
Risalita la costa fino al delizioso borgo di pescatori di Portoscuso, si fermano per pranzo.
Poi, con un bel tratto raggiungono il paese di Nebida, Masua e lo scoglio naturale di Pan di Zucchero, per paesaggi fantastici e strade sterrate.
Si sale verso Monte Rosmarino sino a Buggerru con il suo incantevole porticciolo; da qui un po’ di belle curve in asfalto e di nuovo in sterrato per le famosissime e uniche dune di Piscinas una meravigliosa oasi lontana da tutto: imponenti e sinuose dune di sabbia fine, calda e dorata, alte fino a 60 metri che si estendono dall’entroterra per vari chilometri sino a tuffarsi nel mare azzurro.
Fra il mare e l’antica zona mineraria, un autentico Far West ricchissimo di percorsi off-road dove saggiare le qualità fuoristradistiche della Tuareg!
Per concludere la cena con menù degustazione cucina sarda e, a seguire, briefing sul programma del giorno successivo.
Il problema è che, dopo un po', succede l'imprevisto:
a uno dei partecipanti, la moto si intraversa mentre attraversa una grossa pozzanghera.
Mette giù la gamba per raddrizzarla, ma non riesce più a tirarla via, trattenuta "a ventosa" dal fango presente sul fondo.
Il risultato è tibia e perone fratturati. A quel punto hanno dovuto prima organizzare i soccorsi, e poi proseguire su asfalto fino alla meta.
Con l'ulteriore problema di recuperare la Tuareg "scossa" (cioè senza più "fantino": i Senesi avranno capito al volo cosa ho scritto ).
Se non altro, un po' di divertimento c'è stato. E la Tuareg non si è data per vinta nemmeno in quello che sembra un guado, mentre in realtà è una stradella invasa dall'acqua! Nemmeno con l'acqua al faro, ha mollato, la bestia Vi dirò (diremo: è il prode NBAntonio, che mi racconta...) come proseguirà la "Experience", sperando non ci siano altre sorprese.