Il programma della seconda giornata prevedeva un giro tra Sant’Antioco e Arbus, per circa 150 chilometri.
Dopo la prima colazione hanno fatto il periplo dell’isola sul lungomare in direzione Calasetta, percorrendo in senso antiorario tutta la costa ovest, con sterrati e scogliere a picco sul mare, fermandosi a fare foto dall’alto a Cala Lunga, e poi continuando verso il cosiddetto “ex semaforo”, monumento storico situato nel punto più alto dell’isola, da cui ammirare uno spettacolo unico.
Risalita la costa fino al delizioso borgo di pescatori di Portoscuso, si fermano per pranzo.
Poi, con un bel tratto raggiungono il paese di Nebida, Masua e lo scoglio naturale di Pan di Zucchero, per paesaggi fantastici e strade sterrate.
Si sale verso Monte Rosmarino sino a Buggerru con il suo incantevole porticciolo; da qui un po’ di belle curve in asfalto e di nuovo in sterrato per le famosissime e uniche dune di Piscinas una meravigliosa oasi lontana da tutto: imponenti e sinuose dune di sabbia fine, calda e dorata, alte fino a 60 metri che si estendono dall’entroterra per vari chilometri sino a tuffarsi nel mare azzurro.
Fra il mare e l’antica zona mineraria, un autentico Far West ricchissimo di percorsi off-road dove saggiare le qualità fuoristradistiche della Tuareg!
Per concludere la cena con menù degustazione cucina sarda e, a seguire, briefing sul programma del giorno successivo.
Il problema è che, dopo un po', succede l'imprevisto:
a uno dei partecipanti, la moto si intraversa mentre attraversa una grossa pozzanghera.
Mette giù la gamba per raddrizzarla, ma non riesce più a tirarla via, trattenuta "a ventosa" dal fango presente sul fondo.
Il risultato è tibia e perone fratturati.
A quel punto hanno dovuto prima organizzare i soccorsi, e poi proseguire su asfalto fino alla meta.
Con l'ulteriore problema di recuperare la Tuareg "scossa" (cioè senza più "fantino": i Senesi avranno capito al volo cosa ho scritto ).
Se non altro, un po' di divertimento c'è stato.
E la Tuareg non si è data per vinta nemmeno in quello che sembra un guado, mentre in realtà è una stradella invasa dall'acqua!
Nemmeno con l'acqua al faro, ha mollato, la bestia
Vi dirò (diremo: è il prode NBAntonio, che mi racconta...) come proseguirà la "Experience", sperando non ci siano altre sorprese.
TUAREG EXPERIENCE - In Sardegna con NBAntonio
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Re: TUAREG EXPERIENCE - In Sardegna con NBAntonio
Ma lascio la parola al nostro prode NBAntonio per la cronaca della giornata
Mattina tranquilla, con alternanza di asfalto e fuoristrada più o meno impegnativo.
Dopo la sosta per il caffè affrontiamo le saline.
La strada è completamente allagata, e per 500/600 metri non è possibile sapere dove mettiamo le ruote.
Probabilmente ci hanno fatto fare questo percorso per giustificare il posizionamento del filtro dell'aria sopra il serbatoio
Al termine del tratto, qualcuno è costretto a svuotare gli stivali, altri hanno l'acqua anche nelle mutande
Altri ancora hanno bagnato solo il fondo dei pantaloni
Dopo pranzo si riparte con del fuoristrada più impegnativo.
Giusto il tempo di sopravvivere ad un errore maldestro grazie alle sospensioni della Tuareg, che arriva l'incidente che non ti aspetti:
in una banalissima pozzanghera, una caduta quasi da fermo è costata una frattura di tibia e perone ad uno dei partecipanti.
Gestire i soccorsi in un tratto sterrato in mezzo al bosco, a 7Km dalla strada asfaltata dove non esiste campo... Non è stata una cosa semplice.
Alla ne siamo usciti.
Un grazie all'organizzazione e tanti auguri a Marco per una pronta guarigione.
E complimenti per il coraggio e la freddezza dimostrati in questa occasione!
Dopo aver affidato lo sventurato alle cure di una graziosa dottoressa del 118. proseguiamo verso la nostra meta per vie asfaltate.
Mattina tranquilla, con alternanza di asfalto e fuoristrada più o meno impegnativo.
Dopo la sosta per il caffè affrontiamo le saline.
La strada è completamente allagata, e per 500/600 metri non è possibile sapere dove mettiamo le ruote.
Probabilmente ci hanno fatto fare questo percorso per giustificare il posizionamento del filtro dell'aria sopra il serbatoio
Al termine del tratto, qualcuno è costretto a svuotare gli stivali, altri hanno l'acqua anche nelle mutande
Altri ancora hanno bagnato solo il fondo dei pantaloni
Dopo pranzo si riparte con del fuoristrada più impegnativo.
Giusto il tempo di sopravvivere ad un errore maldestro grazie alle sospensioni della Tuareg, che arriva l'incidente che non ti aspetti:
in una banalissima pozzanghera, una caduta quasi da fermo è costata una frattura di tibia e perone ad uno dei partecipanti.
Gestire i soccorsi in un tratto sterrato in mezzo al bosco, a 7Km dalla strada asfaltata dove non esiste campo... Non è stata una cosa semplice.
Alla ne siamo usciti.
Un grazie all'organizzazione e tanti auguri a Marco per una pronta guarigione.
E complimenti per il coraggio e la freddezza dimostrati in questa occasione!
Dopo aver affidato lo sventurato alle cure di una graziosa dottoressa del 118. proseguiamo verso la nostra meta per vie asfaltate.
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Re: TUAREG EXPERIENCE - In Sardegna con NBAntonio
Perdonatemi, ma il lavoro ha preso il sopravvento.
Anzi:
perdonateCi, che pure NBAntonio è stato presissimo da quando è rientrato.
Qualche scatto da pubblicare ancora ce l'ho.
Intanto anticipo due parole sull'Experience, derivate da una chiacchierata al telefono col nostro Uomo.
Il maltempo ha reso un percorso nel complesso fattibile (da chi aveva un po' di esperienza di fuoristrada) in un'impresa decisamente più ardua.
A parte il malcapitato partecipante che si è fatto male, in terra ci sono finiti pressoché tutti.
Per fortuna con danni minimi alla moto e quasi nessuno alle persone.
NBAntonio mi ha detto che è rimasto sorpreso dalla moto.
A partire dal motore per fiinire con le gomme, passando per ciclistica e handling.
Il 660 riveduto e corretto per il tipo di moto, è pronto, fluido e più che in grado di far fronte a qualsiasi situazione.
Inclusi gli spostamenti su strada, dove non sembra vibrare o salire troppo (naturalmente facendo la tara sulle gomme che, essendo "intermedie", non son lisce quanto quelle da asfalto puro).
Riguardo a queste ultime ha confessato che nei primi chilometri di trasferimento aveva qualche perplessità.
Vedendole così scolpite, temeva non riuscissero a tenere poi molto sulla strada.
Ma si è dovuto ricredere, perché hanno sempre aderito perfettamente e gli hanno dato molta confidenza anche sui percorsi presi con piglio sportivo.
Niente da dire nemmeno off-road:
c'è sicuramente di meglio ma, nonostante pioggia e fango, hanno sempre aiutato i partecipanti a risolvere le situazioni in cui si son trovati.
Il che, oggettivamente, è proprio tanta roba!
Per ora la chiudo qui.
A presto con altri dettagli
Anzi:
perdonateCi, che pure NBAntonio è stato presissimo da quando è rientrato.
Qualche scatto da pubblicare ancora ce l'ho.
Intanto anticipo due parole sull'Experience, derivate da una chiacchierata al telefono col nostro Uomo.
Il maltempo ha reso un percorso nel complesso fattibile (da chi aveva un po' di esperienza di fuoristrada) in un'impresa decisamente più ardua.
A parte il malcapitato partecipante che si è fatto male, in terra ci sono finiti pressoché tutti.
Per fortuna con danni minimi alla moto e quasi nessuno alle persone.
NBAntonio mi ha detto che è rimasto sorpreso dalla moto.
A partire dal motore per fiinire con le gomme, passando per ciclistica e handling.
Il 660 riveduto e corretto per il tipo di moto, è pronto, fluido e più che in grado di far fronte a qualsiasi situazione.
Inclusi gli spostamenti su strada, dove non sembra vibrare o salire troppo (naturalmente facendo la tara sulle gomme che, essendo "intermedie", non son lisce quanto quelle da asfalto puro).
Riguardo a queste ultime ha confessato che nei primi chilometri di trasferimento aveva qualche perplessità.
Vedendole così scolpite, temeva non riuscissero a tenere poi molto sulla strada.
Ma si è dovuto ricredere, perché hanno sempre aderito perfettamente e gli hanno dato molta confidenza anche sui percorsi presi con piglio sportivo.
Niente da dire nemmeno off-road:
c'è sicuramente di meglio ma, nonostante pioggia e fango, hanno sempre aiutato i partecipanti a risolvere le situazioni in cui si son trovati.
Il che, oggettivamente, è proprio tanta roba!
Per ora la chiudo qui.
A presto con altri dettagli
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Re: TUAREG EXPERIENCE - In Sardegna con NBAntonio
Le conclusioni di questa "Experience" non saranno una sorpresa per chi ha letto fino a ora.
Sintetizzando potremmo dire che la Tuareg è davvero "nata bene".
Considerando il fatto che le moto in prova sono tra le primissime ad essere state fabbricate, e quindi modifiche ai dettagli (meccanici, al montaggio e pure all'elettronica di gestione) saranno sicuramente fatte, si è dimostrata all'altezza delle più titolate concorrenti.
Con un pizzico di orgoglio nazionalistico, la definizione di "nuovo riferimento" nel settore, non sembra eccessivo.
Le tante video-recensioni pubblicate sul Tubo le avrete già viste e, considerando quanto sanno essere critici i giornalisti, avrete notato una sostanziale coincidenza nei giudizi.
Anche chi si è messo d'impegno nel trovare difetti, alla fine non ha potuto che convenire che sono pochi e di scarso peso su di un giudizio finale che è assolutamente lusinghiero.
Ma torniamo al nostro caro NBAntonio, che vedete qui sotto in tenuta acquatica Già prima del temine della prova aveva chiamato in Aprilia per sapere se poteva acquistare la moto usata in Sardegna
Mi ha passato il link a questo video sul Tubo, pubblicato da uno del gruppo:
https://youtu.be/3R2Ay3ULvB8
Passeri non ha avuto problemi, ma pure gli altri son riusciti a portare a termine un'impresa davvero ardua.
Non dimentichiamoci che non stiamo parlando di una moto iperspecializzata e preparata ad hoc, ma di un veicolo acquistabile da chiunque e vocato a un uso misto.
Fermo restando che conta molto di più l'asino che sta in sella dei cavalli presenti nel motore, è altresì vero che quando una moto è così bilanciata e ben progettata, anche chi non è dotato di esperienza e manetta nell'off-road riesce a trarsi d'impaccio.
Va aggiunto che, nelle numerose cadute, di rotture ce ne son state poche.
Se non sbaglio un radiatore e una stampella.
Questo significa che non c'è da andare in paranoia quando si affronterà uno sterrato in sella alla Tuareg.
Anche cadesse, se non si ha davvero sfortuna, la si tira sù e si prosegue.
Non è cosa da poco.
Sul canale Facebook dal Forum troverete, oltre alle foto già presenti qui, anche qualche breve video.
A questo punto non resta che invitarvi a provarla non appena sarà disponibile per i Test Ride dai dealer, e farci sapere le vostre impressioni.
Brava Aprilia!
Sintetizzando potremmo dire che la Tuareg è davvero "nata bene".
Considerando il fatto che le moto in prova sono tra le primissime ad essere state fabbricate, e quindi modifiche ai dettagli (meccanici, al montaggio e pure all'elettronica di gestione) saranno sicuramente fatte, si è dimostrata all'altezza delle più titolate concorrenti.
Con un pizzico di orgoglio nazionalistico, la definizione di "nuovo riferimento" nel settore, non sembra eccessivo.
Le tante video-recensioni pubblicate sul Tubo le avrete già viste e, considerando quanto sanno essere critici i giornalisti, avrete notato una sostanziale coincidenza nei giudizi.
Anche chi si è messo d'impegno nel trovare difetti, alla fine non ha potuto che convenire che sono pochi e di scarso peso su di un giudizio finale che è assolutamente lusinghiero.
Ma torniamo al nostro caro NBAntonio, che vedete qui sotto in tenuta acquatica Già prima del temine della prova aveva chiamato in Aprilia per sapere se poteva acquistare la moto usata in Sardegna
Mi ha passato il link a questo video sul Tubo, pubblicato da uno del gruppo:
https://youtu.be/3R2Ay3ULvB8
Passeri non ha avuto problemi, ma pure gli altri son riusciti a portare a termine un'impresa davvero ardua.
Non dimentichiamoci che non stiamo parlando di una moto iperspecializzata e preparata ad hoc, ma di un veicolo acquistabile da chiunque e vocato a un uso misto.
Fermo restando che conta molto di più l'asino che sta in sella dei cavalli presenti nel motore, è altresì vero che quando una moto è così bilanciata e ben progettata, anche chi non è dotato di esperienza e manetta nell'off-road riesce a trarsi d'impaccio.
Va aggiunto che, nelle numerose cadute, di rotture ce ne son state poche.
Se non sbaglio un radiatore e una stampella.
Questo significa che non c'è da andare in paranoia quando si affronterà uno sterrato in sella alla Tuareg.
Anche cadesse, se non si ha davvero sfortuna, la si tira sù e si prosegue.
Non è cosa da poco.
Sul canale Facebook dal Forum troverete, oltre alle foto già presenti qui, anche qualche breve video.
A questo punto non resta che invitarvi a provarla non appena sarà disponibile per i Test Ride dai dealer, e farci sapere le vostre impressioni.
Brava Aprilia!