Bene, rieccomi con il rotocalco "le prove e le storie di falien"
2018 gioie (tante) e dolori!
Son passate 2 stagioni, 3 cambi gomme e quasi 10000km in sella alla dd1200... non molti km in generale, ma per mè un record ultimamente!
Adesso, prima di passare con entusiasmo alla 3° stagione in sella alla mia favolosa DD1200, vorrei tirare le somme su questa avventura!
La stagione 2017 è stata conoscitiva, con tanti km per chi come me, veniava da max 2000km/anno (ed a scendere)
Date le tante incognite e pochissime informazioni sulla dorso ,per imparare a conoscerla e capire se potevamo intraprendere l’avventura insieme ed innamorarmici, ho usato un approccio molto soft.
purtroppo quando incominciavo ad abituarmici, a metà settembre un bel chiodazzo raffredda i miei bollenti spiriti e ferma la moto per troppe settimane, fino a concludere con un nulla di fatto la stagione...
La stagione 2018 ha avuto il chiaro obbiettivo di riprendere "la missione" intrapresa l'anno passato per entrare in sintonia e, infine, cementare o chiudere il nostro rapporto.
anticipo che, causa famiglia e lavoro, non ho potuto sfruttare la moto durante il giorno il che, ha confinato le nostre “scappatelle” a sveltine mattiniere pre lavoro.
Quindi con giretti fra i 40 e 200km al giorno, ho messo insieme i 5000km di esperienza. Per rendere il tutto più neutro, ho rimontato alla fine della scorsa stagione, le fide Sportforce+ che conosco dal 2015.
Bene! ho iniziato a marzo con i giri corti, temperature nell'ordine dei 5-9° e strade abbastanza lercie come al solito di questo periodo. Passano i giorni, e i giretti di 40km si allungano al crescere della temperatura e luce del mattino fino a sfociare ai ca. 200km di divertimento puro con temperature mattiniere fantastiche.
In questa finestra chilometrica, i giri rimangono presso che invariati per rendere il più neutro possibile il corso di apprendimento, 40, 80, 100, 140, 200km e poi dritto al lavoro.
Sul "cosa è successo nel frattempo?" e da immaginarsi... in primis ho imparato a fidarmi dell'elettronica, accordato il polso alle mappe ed affinato lo stile di guida che la dorso richiede poi, ho abbassato i tempii sul giro!
Nonostante sia parecchio ligio sui limiti di velocità e le regole della strada imposti, i tempi sul giro si sono abbassati giorno dopo giorno, km dopo km e con velocità medie di percorrenza crescenti fino che, ad agosto ho capito che era il momento di darci un taglio e tornare nei ranghi! in fondo risparmiare 5minuti sui 40km voleva dirsi fiondarsi in curva a velocità curvatura ed uscirne a proiettile... troppo!
Però, purtroppo tutti i buoni propositi per "i deboli" di polso come me, non han funzionato alla grande... mi sono ritrovato col coltello fra i denti sui passi montani e ad ogni uscita, coadiuvato dal fatto che, fra le 6 e le 8.00 del mattino le strade di montagna son deserte!
e quindi? mi son ritrovato a fine stagione 2018 con un'ottima confidenza con la dorso che è diventata quasi un'estensione del mio corpo e, rigorosamente in mappa S e TC sul 2, mi son trovato ad affrontare tornanti e controtornanti "con orecchie a terra", cambi di direzioni rabbiosi in monoruota (nonostante il Wheeling Controll) ed uno stato psichico prossimo al nirvana!
:D:D.
Tirando le somme, adoro questa moto e non ci vorrei mai scendere! bella, bella, bella e, secondo me, troppo snobbata o sottovalutata da tanti!
Molti che sento pronunciarsi sulla dd1200 non l'hanno mai guidata ed altrettanti ci han fatto solo il giro dell'isolato in città nei pressi del concessionario... questo ha contribuito ad alimentare le leggende della "strappacopertoni", "scomodo", "scalda come una stufa", "beve come un alcoolizzato in piena forma" e sopratutto, lenta a curvare! Peccato, non sanno cosa si perdono!
Adesso arriviamo ai dolori... con quasi 18000km ed in prossimità di partire per le vacanze, ho fatto la scelta di anticipare il tagliando dei 20mila portandomi la moto in vacanza sul carrerlo per lasciarla alla mitica coppia Agostini di Scorzè, a Noale. Mai travagliata decisione fu migliore!
Con la solità professionalità e gentilezza che li distingue, Fiore ha sistemato ed inquadrato la moto che aveva parecchi componenti montati alla pene di segugio dovuti, molto probabilmente, ad un possibile incidente occorsogli.
Inoltre mi fa notare che la mia sospensione posteriore non ne aveva più, la moto, se riceveva una spinta sul cavalletto, dondolava come una ballerina brasiliana al carnevale di rio...
non me ne ero accorto per due principali ragioni, perchè ho la sensibilità di un carro armato che schiaccia una lattina di birra vuota
e che, a freddo la sospensione rispondeva bene! Con le temperature mattiniere era ancora parecchio smorzante ma con le temperature più alte, hanno mostrato il fianco e svelato l'arcano sul perchè la spia del TC mi abbronzava ad ogni curva nei miei giri.
Qui apro una parentesi sull'ottima elettronica di controllo dell'apriliona! nonostante il mono alla frutta e le manate di gas assassine, mi ha sempre tenuto in strada e conservato la pellaccia!
Conscio del fatto che devo fare il service al mono, decido di smontare le forcelle e portare il tutto ad un amico per le vacanze di natale.
Qui la conferma delle speculazioni fatte con Fiorenzo sul possibile incidente, ad ogni passaggio fondamentale della revisione, il mio amico mi informava dello stato dei componenti, beh... il mono: caricato a azoto misto aria con una pressione di 8bar, materiale metallico sparso in camera olio e rigature sul pistone (forse dovute alla polvere
) può far capire un allontanamento del pistone dalle tenute con conseguente infiltrazione d'aria e perdita d'azoto dovuto ad un impatto o flessione innaturale. Inoltre spiegherebbe il perchè avevo la testa del mono montata al contrario ed un forcellone che pareva esser stato sostituito o smontato.
Fortuna che lo ho portato a chi conosco perchè sarebbe potuta andare economicamente male! Il mio amico ha ripreso e rifatto qualche lamella dando una sistemata anche al pistone... purtroppo ho perso i click! nel senso che adesso la regolazione della compressione non fa più click!
speculiamo che la polvere metallica sia propio la rondella del click..
le forche, anche li stessa storia purtroppo... son state ricostruite alcune lamelle rotte e riprese le parti rigate con sostituzione di olio e pulizia generale degli interni.
A parte queste cosucce, ora non mi resta che andarmi a riprendere il tutto e rimontarlo in moto per affrontare quella che si preannuncia una nuova eccitante stagione di apprendimento!
vorrei non spezzare una freccia in favore dei meccanici aprilia d'oltralpe, ma spezzargli le braccia per l'approsimazione sull'esecuzione dei lavori e sulla competenza risicata dimostrata fin'ora!
buon inizio stagione a tutti! E ricordate, revisionate le sospensioni come prescritto a libretto!